Nik Fabri (Anonimo)
(sabato 25 settembre 2010)
Categoria: Altro
p.c.
Sbollita la rabbia nell'essere stato chiamato " napoletano di m... ," ho scritto all'azienda che gestisce la mia connessione con tutti i dettagli dell' episodio avvenuto il 23 c. m.( tramite un fax dove esprimo, severamente e con garbo, tutti i segni del mio risentimento). Risolto subito il problema, che non dipendeva dal mio computer, sono qui ad augurarvi la buona notte. E' tardi e domani sono a scuola alla prima ora. Ancora felice notte a tutti. A presto.
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dora
(sabato 25 settembre 2010)
Vedi, Nik il guaio di non entrare in diretta! Ci auguri la buonanotte, ma ora sono le 9,07. Abbiamo gia abbondantemente dormito, comunque grazie per le buone intenzioni. Ti abbraccio "compagno di merende"!
Assunta
(sabato 25 settembre 2010)
9:30 del 15-09-2010
Dora! Compagni di merende no! Ti prego. Anche se le merendine sono gustose, La frase mi fa venire i brividi.
Dora! Compagni di merende no! Ti prego. Anche se le merendine sono gustose, La frase mi fa venire i brividi.
dora
(sabato 25 settembre 2010)
Volevo proprio "esorcizzare" una frase che di per sè sarebbe carina, riportandola a un senso di sana normalità. Noi non ci chiamiamo Pacciani e co.
Assunta
(sabato 25 settembre 2010)
9:50 del 25-09-2010
Ti chiedo scusa, lo sapevo cosa volevi intendere. Ma ho voluto precisare lo stesso, ero certa che avresti risposto. Ciao!
Ti chiedo scusa, lo sapevo cosa volevi intendere. Ma ho voluto precisare lo stesso, ero certa che avresti risposto. Ciao!
Assunta
(sabato 25 settembre 2010)
9:59 del 25-09-2010
Ciao Nik, sei occupato con la scuola e penso che ogni giorno che passa, lo sarai sempre di più, Quindi ti auguro un buon e sereno lavoro. E non pensarci! L'importante è, non sentirsi napoletani di M..La maleducazione è galoppante e sarà sempre peggio. Un abbraccio.......
Ciao Nik, sei occupato con la scuola e penso che ogni giorno che passa, lo sarai sempre di più, Quindi ti auguro un buon e sereno lavoro. E non pensarci! L'importante è, non sentirsi napoletani di M..La maleducazione è galoppante e sarà sempre peggio. Un abbraccio.......
dora
(domenica 26 settembre 2010)
Riflettevo sulla tua brutta esperienza telefonica.I ragazzi dei call center,sono sparsi in tutta Italia.Quella che è stata così sgarbata con te era verosimilmente una leghista repressa. Dovresti sapere bene che i ragazzi, che escono dalle scuole adesso vanno a infittire le schiere dei disoccupati. Deve essere frustrante passare ore al telefono a fronteggiare per lo più gente arrabbiata. Ovviamente questo non giustifica minimamente la maleducazione, nè la gratuità dell'offesa, ma forse serve a chiarire i contesti in cui ceri eventi incresciosi originano. Sono certa che la nostra sia una società decadente. E' già successo come tu ben sai. E forse la scuola ha un po' di colpa?!!!
dora
(domenica 26 settembre 2010)
Alcuni amici hanno invitato F. a mangiare polenta con uccellini. a me la caccia non piace,mangerò solo polenta. Ciao, Forse vi farò un salutino stasera.
Nik
(domenica 26 settembre 2010)
Vedi Dora, una persona maleducata o repressa la si puo' incontrare in ogni angolo della terra indipendentemente dal proprio livello d'istruzione. La scuola ha il merito e la responsabilita' di dare basi cognitive e di portare "la persona" al raggiungimento di mete su basi logiche e psico-fisiche ma l'educazione la si acquisisce, a mio avviso, solo in famiglia. La scuola puo' contribuire a definire meglio e a sottolineare nonchè a mantenere cio' che la famiglia ha trasmesso negli anni mediante valori comportamentali , etici e morali. Se mio figlio ha un comportamento da gran maleducato la colpa non è certo della scuola che frequenta. Affettuosamente.
dora
(domenica 26 settembre 2010)
Certamente Nik, credo però che anche a scuola si impara attraverso l'esempio degli insegnanti più illuminati, il senso civico. Non tutti i ragazzi hanno la fortuna di avere dietro una famiglia, spesso i loro punti di riferimento , i loro "fari" sono gli insegnanti. Io ne ricordo un paio che per me hanno fatto molto più che insegnare latino, greco, italiano; uno in particolare, ha saputo inculcare in noi ragazzi, spugne nelle sue mani, il senso della onestà, della correttezza e anche della solidarietà. Tu sai benissimo quanto è importante il tuo ruolo; è un po' come il mio: noi dobbiamo essere di esempio.....! E mi viene da dire a volte.....purtroppo.
Assunta
(domenica 26 settembre 2010)
22:12 del 26-09-2010
Però cara Dora la continuità la da la famiglia, anche perchè, il tempo maggiore si passa in seno alla famiglia e non a scuola. Diciamo che dovrebbe essere una comunione delle due cose, scuola-famiglia, anche se mi sono resa conto, (magari sbagliando) che spesso la famiglia oltre che essere assente, vanifica gli sforzi degli insegnanti. Ciao Nik, Ciao Dora.
Però cara Dora la continuità la da la famiglia, anche perchè, il tempo maggiore si passa in seno alla famiglia e non a scuola. Diciamo che dovrebbe essere una comunione delle due cose, scuola-famiglia, anche se mi sono resa conto, (magari sbagliando) che spesso la famiglia oltre che essere assente, vanifica gli sforzi degli insegnanti. Ciao Nik, Ciao Dora.
dora
(domenica 26 settembre 2010)
In definitiva dietro a un ragazzo maleducato, sta sempre un maleducante adulto. Per fortuna non è il nostro caso. Io fra mamma e insegnanti sono quella che: saluta per prima, cede il passo alle signore più anziane e....alzare la voce non so cosa sia!
Nik Fabri (Anonimo)
(domenica 26 settembre 2010)
Care amiche,
normalmente gli isegnanti( anche se demotivati perchè mal pagati )devono e sottolineo "devono" dare e trasmettere valori ed esempio agli adolescenti a cui sono affidati dalla FAMIGLIA. Nella mia ormai lunga carriera non ricordo di aver trovato colleghi maleducati con i propri studenti. Sovente pero' ho incontrato presidi altezzosi, volubili ed anche disonesti(qualcuno anche maleducato); ma, normalmente, gli alunni non percepiscono le "stranezze" dei capi d'istituto perchè difficilmente ne vengono a contatto giornaliermente e periodicamente. Certo, se l'insegnante, per quanto bravo possa essere a livello professionale, assume atteggiamenti non consoni alla buona educazione, è immediatamente valutato dai ragazzi che sanno essere giudici spietati ed intransigenti. Ai miei tempi quanti proff. ci castigavano dicendo: "non capisci niente" oppure si permettevano di fumare il sigaro aggirandosi tra i banche durante le versioni di latino; ebbene, al di la' dei propri meriti accademici e professionali, a distanza di tanto tempo trascorso, io ricordo innanzitutto il loro comportamento non certo educativo. Affettuosamente.
normalmente gli isegnanti( anche se demotivati perchè mal pagati )devono e sottolineo "devono" dare e trasmettere valori ed esempio agli adolescenti a cui sono affidati dalla FAMIGLIA. Nella mia ormai lunga carriera non ricordo di aver trovato colleghi maleducati con i propri studenti. Sovente pero' ho incontrato presidi altezzosi, volubili ed anche disonesti(qualcuno anche maleducato); ma, normalmente, gli alunni non percepiscono le "stranezze" dei capi d'istituto perchè difficilmente ne vengono a contatto giornaliermente e periodicamente. Certo, se l'insegnante, per quanto bravo possa essere a livello professionale, assume atteggiamenti non consoni alla buona educazione, è immediatamente valutato dai ragazzi che sanno essere giudici spietati ed intransigenti. Ai miei tempi quanti proff. ci castigavano dicendo: "non capisci niente" oppure si permettevano di fumare il sigaro aggirandosi tra i banche durante le versioni di latino; ebbene, al di la' dei propri meriti accademici e professionali, a distanza di tanto tempo trascorso, io ricordo innanzitutto il loro comportamento non certo educativo. Affettuosamente.
Assunta
(domenica 26 settembre 2010)
23:19 del 26-09-2010
Io caro Nik non posso parlare di esperienze scolastiche. Ho frequentato le scuole in un collegio di suore, dove anche le insegnanti erano suore. Ricordo che più che monache, erano marescialli, disciplina e fiscalità tanta, permissività poca. Avevano una maniera d'insegnamento, che anche quando sapevi la lezione, ti veniva l'ansia solo a guardarle in faccia. Il galateo era talmente sentito, che lo ripassavi continuamente e ogni tanto ci facevano camminare davanti a loro, con i libri sotto le ascelle e sulla testa, così c'era l'obbligo di camminare dritte, per il famoso portamento da signorine per bene. Forse questa maniera così ligia e severa, che mi hanno inculcato, non mi ha mai fatto conoscere la parola trasgressione nella vita. Era meglio allora? Ma non saprei!
Io caro Nik non posso parlare di esperienze scolastiche. Ho frequentato le scuole in un collegio di suore, dove anche le insegnanti erano suore. Ricordo che più che monache, erano marescialli, disciplina e fiscalità tanta, permissività poca. Avevano una maniera d'insegnamento, che anche quando sapevi la lezione, ti veniva l'ansia solo a guardarle in faccia. Il galateo era talmente sentito, che lo ripassavi continuamente e ogni tanto ci facevano camminare davanti a loro, con i libri sotto le ascelle e sulla testa, così c'era l'obbligo di camminare dritte, per il famoso portamento da signorine per bene. Forse questa maniera così ligia e severa, che mi hanno inculcato, non mi ha mai fatto conoscere la parola trasgressione nella vita. Era meglio allora? Ma non saprei!
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